venerdì 22 dicembre 2017

L'ALTOPIANO DEL PUEZ

LA PRIMA VOLTA CHE ABBIAMO INCONTRATO BABBO NATALE
Oggi mi sento Dickens, d’altro canto siamo a un passo dal Natale. Però, invece, di parlare di un vecchio brontolone e dei suoi tre fantasmi voglio raccontarvi di quando tornavo dall’altopiano del Puez e ho incontrato, per la prima volta, Babbo Natale.


La vista del Puez dal Passo Cir

La partenza da Passo Gardena


Quando abbiamo deciso di fare trekking nel Parco Naturale del Puez-Odle pioveva tanto che non si vedeva molto dai finestrini dell’autobus da Colfosco a Passo Gardena. Non che fosse un temporale, più una pioggerella insistente e fitta, ma era comunque sorprendente che ci fossero tanti escursionisti su quell’autobus. La spiegazione ovvia e, in effetti, vera è che tutta quella gente era insieme in un unico gruppo. Un gruppone che appena scesi dall’autobus si è avviato con me e il Signor Coso verso il Puez.

Dato che non sembrava voler smettere di piovere avevo deciso di bardarmi con senno per affrontare la pioggia (ma non l’escursione sotto la pioggia). Avevo addosso, in quest’ordine: una maglietta a maniche corte, un pile e un k way assassino che funzionava come sauna portatile e mi faceva sentire come uno di quei cosciotti di pollo che mia madre cucinava nel forno a microonde fino all’anno scorso. Non eravamo neanche arrivati al Rifugio Jimmy che già mi ero liberata del k way: alla faccia della pioggia!

Dal rifugio, che per un’esperienza precedente sul Piccolo Cir e sul Grande Cir posso assicurare non essere male, prendendo a destra siamo risaliti lungo il crinale. È più o meno qui che ho deciso di ignorare bellamente il gruppone di prima e togliermi sia il pile che la t-shirt per mettermi una canottiera. E questo era solo l’inizio della mia lunga saga “vestiti-svestiti”.

Seguendo il sentiero 2 abbiamo scavallato il Passo Cir e a quel punto… no, non abbiamo incontrato Babbo Natale. Lasciamo da parte Dickens per un po’, ché ho capito che è Natale, ma a me sta anche antipatico Charles. Parliamo di un altro autore. Avete presente J.R.R. Tolkien? E il suo libro più famoso? E quel filmetto che è stato tratto da quel libretto? Insomma avete presente Il Signore degli anelli? In particolare la scena in cui Sam e Frodo guardano verso Mordor alla fine della Compagnia dell’anello? Ecco in quel momento io ero Sam (scusa Signor Coso che ti lascio Frodo)!

Quando si scavalla il Passo Cir ci si trova di fronte una valle incoronata da montagnole (per quanto si possa parlare di montagnole sulle Dolomiti) e l’effetto è proprio quello di essere due piccoli hobbit davanti alla vastità del viaggio da fare.

Forse la sensazione di ineluttabilità e immensità era data un po’ anche dal vento gelido che tentava di soffiarmi via. Per cui, dopo circa dieci minuti dal mio rapidissimo spogliarello, ero di nuovo con il pile e il k way addosso. E sta volta c’era anche lo scaldacollo. E niente: il mio audace momento selvaggio “il clima delle Dolomiti mi fa un baffo” si era già consumato. Questa sono io in montagna… e d’inverno… e in generale quando fa freddo.


L'altopiano del Puez


L’escursione sull’altopiano del Puez


Dato che il Puez è un altopiano il percorso è tendenzialmente in quota attraverso due vallate intonse, vergini, e non troppo affollate. A separare le due vallate alla Forcella de Crespeina (2528mt) si trova uno steccato per animali. Si procede quindi fino alla Forcella Ciampas (2460mt) ed è qui che il sentiero 2 diventa il sentiero 4.

Per raggiungere il Rifugio Puez, dove abbiamo pranzato, alla Forcella de Ciampei (2366mt) bisogna salire delle scalette di pietra tenendo sempre a sinistra una meravigliosa vallata che ci ha accompagnati più o meno per tutto il percorso. Sulle scalette di pietra non ho molto da dire, se non che a quanto pare hanno inspiegabilmente ispirato in me e nel Signor Coso una serie di foto alla Zoolander. A giudicare dalle facce che abbiamo fatto, fare la Magnum non è un lavoro così facile.

Dal Rifugio Puez (2475mt) si potrebbe salire per la Cima del Piz de Puez, ma siccome richiedeva un paio d’ora tra salire e scendere noi abbiamo preferito lasciar perdere: d’altro canto la strada del Puez è una bella scarpinata!


Panoramica dell'altopiano del Puez da Passo Cir


Il ritorno a Colfosco


Tornando indietro abbiamo deciso di scendere verso Colfosco, visto che avevamo l’hotel lì. Così alle famose scalette di Zoolander invece di andare dritti abbiamo preso a sinistra per uno zig zag di rocce che lentamente si ammorbidisce in un sentiero di valle. Qui siamo stati circondati da marmotte che, per fortuna, sembravano più interessate a giocare ad Acchiappa la talpa (loro erano le talpe ovviamente) che a conquistare il mondo. Considerando quante erano e quanto erano brave a giocare ad acchiappa la talpa, l’avrebbero potuto conquistare facilmente. Altro che il Mignolo col Prof!

Il sentiero porta alla base della parete del Sassongher e da qui si scende facilmente verso il Rifugio Edelweiss dove ci siamo mangiati una merendina a base di kaiserschmarren con i frutti di bosco freschi. Veramente buona! Talmente buona che me la ricordo anche io, non solo il Signor Coso. E ho detto tutto.

È tornando indietro che, finalmente, abbiamo incontrato Babbo Natale, quello della Tridentina, ve lo ricordate? Solo che noi non eravamo ancora stati sulla Tridentina quindi questa è stata assolutamente la prima volta che abbiamo visto questo omone dalla barba bianca e dal vestito e lo zaino rosso. Ve la immaginate la nostra reazione? Beh, semplice: lo abbiamo fissato da lontano e sempre più da vicino con sempre più sbalordimento. A pensarci bene forse io avevo persino la bocca spalancata quando gli siamo passati accanto e quando lo abbiamo superato ci siamo voltati anche un paio di volte per guardarlo, come se temessimo di aver avuto un’allucinazione.

E visto che è Natale vi rivelo un segreto segretissimo: Babbo Natale è tedesco! Ve lo assicuro: ha detto “guter abend”.


La vista della vallata dell'altopiano del Puez dalla Forcella Ciampei


Scheda dell’escursione:


Partenza: Passo Gardena (a piedi)
Arrivo: Colfosco (a piedi)
Difficoltà: E
Durata: 7 ore circa
Dislivello: 855mt
Sentieri: 2, 4
Rifugi: Rifugio Jimmy, Rifugio Puez, Rifugio Edelweiss


Le fotografie sono state scattate da me e dal Signor Coso

2 commenti:

  1. Ah....il cosciotto di pollo! Ahahahahahahha

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  2. Giuro che mi sentivo in quel modo! Ora sono molto empatica con quei poveri cosciotti di pollo :)

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